Affluenza record e innovazione sostenibile: il Fuorisalone 2024 alla Statale e alla Cattolica
Università Statale di Milano
Un mare di entusiasti ha invaso l’Università Statale di Milano durante l’edizione del Fuorisalone 2024, dimostrando ancora una volta l’importanza crescente del design consapevole e sostenibile nel panorama internazionale. Stiamo parlando di un design virtuoso come piace a noi che amiamo l’ Architettura Virtuosa.
Con code che in alcuni casi hanno raggiunto le due ore di attesa, l’evento non ha solo attirato l’attenzione di migliaia di visitatori, ma ha anche posto l’accento su alcune delle domande più pressanti del nostro tempo: la sostenibilità e la riduzione dell’impatto ambientale.
Le installazioni presenti hanno spaziato attraverso una vasta gamma di idee e soluzioni innovative, ma alcune di esse si sono distinte particolarmente per il loro approccio sensibilizzante al design sostenibile. Queste opere non solo hanno catturato l’immaginazione dei partecipanti, ma hanno anche offerto soluzioni concrete e ispirazione su come il design possa contribuire attivamente alla salvaguardia del nostro pianeta.
Mille Miroirs: un labirinto riflettente di Cyril Lancelin alla design week milanese
Ma non c’è solo la sotenibilità da considerare. L’installazione “Mille Miroirs“, ad esempio, di Cyril Lancelin, celebre per le sue opere monumentali che fondono arte visiva e architettura, ha fatto il suo debutto alla Design Week di Milano, proveniente da La Vallée Village. Presentata all’Università degli Studi Statale di Milano questa particolare opera emozionale sarà poi esposta al Fidenza Village emiliano fino ad agosto 2024, prima di fare ritorno nella sua sede permanente in Francia.
Caratterizzato da mille specchi sferici dorati, “Mille Miroirs” invita i visitatori a perdersi in un gioco di luci, ombre e riflessi, creando un dialogo interattivo tra l’arte e il pubblico. Questa installazione non trasforma solo lo spazio circostante, ma anche la percezione di chi vi prende parte, offrendo un’esperienza immersiva emozionale nel suo genere.
Designer e aziende
Uno degli aspetti più significativi del Fuorisalone 2024 presso l’Università Statale di Milano è stata l’evidente sinergia tra aziende e designer. Queste collaborazioni hanno rappresentato il cuore pulsante delle installazioni, dimostrando come l’integrazione tra la visione creativa dei designer e le risorse tecniche e produttive delle aziende possano tradursi in innovazioni tangibili e impatti visivi straordinari.
Il successo di queste installazioni non si basa solo sull’estetica; è il risultato di un attento equilibrio tra design innovativo e realizzabilità tecnica. Le aziende, con il loro know-how e le loro capacità produttive, hanno fornito ai designer gli strumenti necessari per trasformare le idee audaci in realtà concreta. Allo stesso tempo, la fresca creatività dei designer ha spinto le aziende a superare i limiti convenzionali, esplorando nuove strade.
Un Tributo al Veneto e al Campanile di San Marco nell’Installazione di CIMENTO® e Patricia Urquiola
Nel cuore dell’Università degli Studi di Milano, il Fuorisalone 2024 vede emergere un’installazione che cattura lo spirito e l’essenza del Veneto, realizzata da CIMENTO® in collaborazione con la rinomata designer Patricia Urquiola. L’opera, intitolata “EL PARON”, è stata concepita come parte integrante della mostra evento “INTERNI Cross Vision” situata nel prestigioso Cortile d’Onore.
Questa scultura monumentale, alta dieci metri e composta da quattro cubi sovrapposti, non solo rende omaggio al celebre Campanile di San Marco ma celebra anche la ricca eredità culturale di Venezia. L’installazione riflette la capacità unica della regione di ispirare e influenzare globalmente il settore culturale e creativo.
Patricia Urquiola, nel suo ruolo di direttore creativo per il brand veneziano specializzato in soluzioni cementizie per architettura e design, ha saputo interpretare magistralmente il tema della mostra. Utilizzando il CIMENTO®, un materiale innovativo composto per oltre il 90% aggregati minerali mescolati a un legante cementizio.
Il Fuorisalone di quest’anno all’Università Statale di Milano non è stato solo un’occasione per ammirare la bellezza e l’ingegno del design moderno, ma anche un promemoria potente di come ogni scelta progettuale possa influenzare il nostro ambiente. L’evento ha messo in luce l’urgenza e la necessità di adottare approcci sostenibili che possano essere integrati non solo nel design ma nella nostra vita quotidiana.
“SUB” di Pietro Lissoni
Ad esempio l’installazione “SUB“, creata dall’architetto Pietro Lissoni, Art Director di Sanlorenzo dal 2018, invita i visitatori ad immergersi in un’esplorazione virtuale degli abissi marini, rappresentando il mondo sottomarino come un luogo di pura incontaminata bellezza.
Utilizzando tecnologie digitali avanzate, Lissoni ha creato un ambiente dove giochi di luce e ombre si intrecciano con immagini di creature marine in movimento, offrendo un’esperienza suggestiva. Al centro di “SUB” si trova una rappresentazione dell’innovativo yacht BGH-HSV di Bluegame a idrogeno, sottolineando l’impegno verso la sostenibilità e il rispetto per gli oceani.
Quest’installazione non solo celebra la bellezza degli ecosistemi marini, ma invoca una riflessione sulla convivenza pacifica e sostenibile con il nostro pianeta.
Con la crescente consapevolezza dell’impatto ambientale e la presenza di soluzioni sempre più innovative, il Fuorisalone si conferma non solo come un punto di incontro per gli appassionati di design, ma anche come un catalizzatore per il cambiamento positivo verso un futuro più sostenibile.
Un Viaggio Sensoriale nell’Amazzonia attraverso la Sonosfera in Università Cattolica
Un’altra gemma del Fuorisalone di quest’anno è stata l’innovativa installazione sonora situata all’interno dell’Università Cattolica proveniente da Pesaro, Città della cultura 2024. Questa installazione, denominata “Sonosfera®“, ha offerto ai visitatori un’esperienza unica di immersività sonora, trasportandoli direttamente nel cuore dell’Amazzonia.
La Sonosfera®
La Sonosfera®, una struttura semi sferica avvolgente, è stata progettata per creare un ambiente completamente isolato dai rumori esterni della città. All’interno, i visitatori si sono trovati immersi in una dinamica e avvolgente esibizione di suoni naturali, registrati da David Monacchi, tipici delle foreste primarie equatoriali.
Il buio come contatto intimo con il suono
Circondati dal buio per metà del tempo immersivo (25 minuti) o avvolti da dati e informazioni sul disastro ambientale che l’uomo sta generando. Il canto degli uccelli, il fruscio delle foglie mosse dal vento e l’incrocio dei più diversi animali hanno ricreato non solo l’ambiente sonoro, ma anche l’atmosfera emotiva di alcune foreste primarie equatoriali.
Sensibilizzazione centrata
L’intento degli ideatori della Sonosfera era chiaro: sensibilizzare i partecipanti sull’importanza della biodiversità e della conservazione degli habitat naturali, utilizzando il potere evocativo del suono per colpire l’immaginario e stimolare una connessione emotiva con ambienti lontani ma cruciali per l’equilibrio del nostro pianeta.
Questa esperienza sensoriale ha rappresentato un richiamo all’azione per la conservazione dell’Amazzonia e delle risorse naturali del Pianeta, mostrando come il design innovativo possa servire non solo a scopi estetici, ma anche educativi e di sensibilizzazione.
Conclusioni
Con quanto esposto alle due Università, il Fuorisalone si è confermato ancora una volta come un evento di portata internazionale dove il design si fonde con tematiche di rilevanza globale, stimolando riflessioni profonde su scala mondiale.
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